Trascorrendo una vita tra cinema e politica, il regista Citto Maselli è stato un militante comunista e antifascista.
E’ morto Citto Maselli all’età di 92 anni. Ad annunciare con dolore la sua morte, Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. “L’ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina”, ha dichiarato.
La storia di Citto Maselli
Cresciuto in un ambiente culturale antifascista, Maselli abbraccia contemporaneamente il mondo dl cinema e della politica. A soli 13 anni divenne partigiano, a 16 un militante comunista. Fu documentarista e assistente di Michelangelo Antonioni e Luchino Visconti: dopo il diploma al Centro sperimentale, vinse a Cannes per un “corto” a soli 22 anni.
Qualche anno più tardi Citto debutta con il suo primo lungometraggio, ma il grande esordio alla regia arriva con Gli sbandati nel 1956. Tra le sue opere ricordiamo I delfini, Gli indifferenti, Il sospetto, Una storia d’amore, Codice privato, L’alba, Cronache del terzo millennio, Frammenti del Novecento, Civico e Ombre rosse.
Hoy murio a la edad de 92 años, el gran director del #cine de #Italia, #CitoMaselli. Autor de películas que han hecho la historia del #cine italiano: “Los indiferentes”, “Los delfines” e “Historia de amor”. En el 2021 fue premiado al Festival internacional del cine de #Venecia. pic.twitter.com/7PPA0vq5gh
— Davide Matrone (@Davidem281) March 21, 2023
Giunto sul set grazie a Luigi Charini, Citto Maselli debutto con L’amorosa menzogna del 1948, grazie a Michelangelo Antonioni. Influenzato dalla compagnia di Luchino Visconti poi si avvicina alla politica. Nel 1955 conquista un premio alla Mostra di Venezia, con il lungometraggio Gli sbandati.
“Un militante antifascista”
“Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile”, dice Maurizio Acerbo ricordandolo.
Poi prosegue: “Per tutta la sua vita ha messo intelligenza, sensibilità, passione e spirito critico al servizio di un progetto collettivo di liberazione e trasformazione. Dopo lo scioglimento del Pci, a cui si oppose, è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista. Ha continuato a essere un militante comunista e antifascista fino all’ultimo giorno”.